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rientro lavoro covid

 

 Tornare al lavoro dopo un COVID-19 acuto o un COVID lungo può essere difficile. Alcuni sintomi possono persistere molto tempo dopo la diagnosi e le condizioni possono variare da un giorno all'altro.

 

COVID-19: QUALI MODIFICHE FARE PER IL RIENTRO DEI LAVORATORI GUARITI?

 

In relazione alle conseguenze del virus SARS-CoV-2, i malesseri correlati specialmente ai sintomi della cosiddetta malattia COVID lunga (sintomi persistenti dopo quattro settimane) possono essere preoccupanti per il lavoratore al suo rientro al lavoro. Tuttavia non devono esserlo perché i dirigenti aziendali possono e devono prestare sostegno a questi lavoratori. Per molte persone, il ritorno al lavoro è una parte importante del processo di recupero, anche se significa ridurre le ore e modificare gli schemi e i doveri di lavoro man mano che ci si rimette in piedi. A sottolineare l’importanza del ruolo dei dirigenti nel rientro al lavoro è una guida dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) dal titolo “Infezione da COVID-19 e COVID lunga ─ guida per i dirigenti. Sostegno al rientro dei lavoratori: punti salienti”. Una guida che, in parallelo con un’analoga pubblicazione rivolta ai lavoratori, affronta diversi aspetti e offre diverse indicazioni e suggerimenti per gestire al meglio il rientro dei lavoratori dopo il COVID-19.

La guida propone precisi consigli rivolti al dirigente in relazione alle già citate cinque fasi:

  • Fase 1: rimanere in contatto con il lavoratore mentre è assente dal lavoro.
  • Fase 2: preparare il ritorno del lavoratore.
  • Fase 3: programmare un colloquio di rientro al lavoro.
  • Fase 4: prestare il vostro sostegno nei primi giorni successivi al rientro al lavoro.
  • Fase 5: prestare un sostegno costante e riesaminare la situazione periodicamente.

Sono molti i piccoli cambiamenti o le possibili modifiche che possono facilitare ai lavoratori che rientrano la gestione della salute e del lavoro. Per gli operatori della medicina del lavoro i migliori risultati si ottengono quando i dirigenti e i lavoratori trovano una soluzione insieme. È necessario essere flessibili evitando di imporre adeguamenti: “l’elemento chiave è disporre di un piano stabilito di comune accordo”. Ad esempio a seconda della durata e degli effetti dei sintomi post COVID, “le persone potrebbero aver bisogno di tornare al lavoro progressivamente (il cosiddetto ‘rientro graduale’). È improbabile che un rientro graduale standard e breve sia adatto per la COVID lunga. I rientri graduali possono essere adattati nel corso del tempo, talvolta nel corso di varie settimane o addirittura mesi”. In questo senso sono necessari piani individualizzati di ripresa e riabilitazione.

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