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ripresa post covid aumentano gli infortuni

Nel periodo gennaio-settembre rispetto al 2020 in Italia si registra un aumento complessivo delle denunce di infortunio (30 mila in più rispetto all’anno scorso, col totale che arriva a quota 396.372), un decremento contenuto di quelle mortali e una risalita delle malattie professionali (40.470, +27,7%).

Per questo, per il momento, i dati rilevati al 30 settembre a livello nazionale evidenziano un aumento solo dei casi avvenuti in itinere, passati da 151 a 179 (+18,5%), mentre quelli in occasione di lavoro sono stati 45 in meno (da 776 a 731, -5,8%). Sino a tutto settembre gli infortuni mortali sul lavoro presentate all’Inail hanno raggiunto quota 910, anziché 927, ovvero 17 in meno rispetto al 2020 con un calo dell’1,8% contro il -6,2% della rilevazione di agosto. Ma ancora una volta è la stessa Inail ad avvisare che si tratta di dati provvisori e che il confronto con gli anni passati richiede in quanto fortemente influenzati dalla pandemia Covid-19, con il risultato di non conteggiare un rilevante numero di “tardive” denunce mortali da contagio, in particolare relative al mese di marzo 2020. Tra i settori quella dell’industria e servizi è l’unica a registrare un segno negativo (-5,5%, da 812 a 767 denunce mortali), al contrario dell’Agricoltura, che passa da 81 a 98 denunce di incidenti mortali (+21%), e del «Conto Stato» che sale da 34 a 45 (+32,4%). Dall’analisi territoriale emerge un aumento nel Sud (da 192 a 254 casi mortali), nel Nord Est (da 183 a 196) e nel Centro (da 162 a 176). Il numero dei decessi, invece, è in calo significativo soprattutto nel Nord Ovest (da 331 a 226) e quasi invariato nelle Isole che passano da 59 a 58. Al 30 settembre di quest’anno risultano 15 incidenti plurimi avvenuti nei primi nove mesi dell’anno per un totale di 35 decessi, contro i 7 (con 14 decessi) del 2020. Di questi ben 21 sono stati incidenti stradali durante gli spostamenti casa-lavoro (due vittime in provincia di Bari e due in quella di Torino a marzo, quattro in provincia di Ragusa, due in provincia di Bologna e due in provincia di Ferrara ad aprile, sette in provincia di Piacenza e due a Catanzaro a settembre).